Pechino: Skeet gold medal for Italy?
Le difficoltà tecniche del tiro al Piattello-Skeet sono aumentate a tal punto da essere ormai appannaggio di pochi e bravi praticanti.
Quando iniziai a sparare, tanto tempo fa, lo SKEET aveva un percorso agevolato rispetto all’attuale, con meno “doppie” (uscita simultanea di due piattelli alla chiamata) e, soprattutto, i “singoli” consentivano di superare agevolmente le pedane centrali più difficili, permettendo anche al “neofita” di avvicinarsi rapidamente intorno ai 20 piattelli colpiti su una serie di 25.
Questo stimolava molto gli “aspiranti Tiratori” di 30 anni fa (soprattutto nel centro e nel sud d’Italia), che videro il rapido sorgere di “campetti” ed una notevole diffusione di “praticanti della domenica” sulle pedane dello SKEET (favorita anche dal fatto che, all’epoca, non esisteva ancora il “percorso di caccia”).
Poi, un bel giorno (si fa per dire…!) , a livello peraltro internazionale ci si accorse che -ogni tanto- nelle gare di vertice, usciva fuori un 200 su 200 ed i soliti scienziati “trinariciuti” cominciarono a dire -rivolgendosi peraltro ad un popolo di praticanti attestato sul risultato medio di 165/200- che lo schema del gioco -già disciplina olimpica- “era troppo facile”!
Insomma, siccome un qualche autentico “fuoriclasse” e vero Campione (magari ex-URSS come quello di ROCKY/4) era riuscito -ogni mille serie sparate allo Skeet- a totalizzare il risultato pieno (200/200), bisognava “cambiare le regole del gioco”, per renderlo più competitivo.
Ahimè, picchia e martella, infine lo hanno fatto, rendendo lo Skeet una disciplina talmente “tecnica” e difficoltosa da confinarla alle indubbie capacità di pochi eletti, che riescono a rompere piattelli dalle angolazioni veramente “indigeste”, partendo oltretutto non “imbracciati” (senza, cioè, che il calcio del fucile poggi alla spalla al momento della chiamata).
Quale è stato, alla lunga, il risultato concreto sui campi, a seguito di tali modifiche?
Che nessuno o quasi dei “neofiti”, giunti al Tiro con il loro automatico da caccia, se l’è più sentita di provare una serie allo Skeet, ove bisogna “tribulare” per fare 5 o 6 su 25, se non ci avete mai sparato prima!
E adesso lo SKEET è “una nicchia nella nicchia”, una specialità molto tecnica riservata a pochi eletti indubbiamente capaci: sempre quelli!
Che andranno anche alle prossime Olimpiadi, dopo aver già girato mezzo mondo con le due o tre precedenti…
Meno male che almeno quei “quattro cristiani” ci fanno fare buona figura e qualche medaglia a casa l’hanno sempre riportata!
In bocca al lupo per Pechino…