Nozioni base di tecnica del tiro a volo
Qualche dato tecnico sulla nostra attività e gli strumenti per praticarla.
Senza alcun intento pedagogico e, tantomeno, pedante mi accingo a fornire -per l’utilità di noi tutti- qualche nozione tecnica di base, inerente il Tiro a Volo.
Questo per non deludere alcuni “neofiti” (come tutti siamo stati e… io vorrei ancora esserlo!) che privatamente mi hanno rivolto alcuni quesiti specificamente tecnici sul Tiro e sugli “strumenti” che i Tiratori utilizzano per colpire il Bersaglio.
Dunque, forse è meglio cominciare dall’inizio descrivendo la nostra attività:
Il Tiro a Volo, disciplina di destrezza e di elevati contenuti tecnici, è uno sport formativo e non aggressivo, che si pratica esclusivamente all’aria aperta.
Per la pratica di tale sport sono indispensabili un FUCILE (il nostro attrezzo sportivo) e un PIATTELLO (od altro bersaglio, anche animato, come il da molti rimpianto Piccione!).
Il Piattello rappresenta il bersaglio principe nell’attività tiravolistica italiana: questo è un disco di cm. 11 di diametro (altezza variabile da 25 a 28.5 mm.) ed un peso dai 100 ai 110 grammi, composto di carbonato di calcio misto a pece e bitume, colorato di arancione o di giallo carico (in passato si sparava a piattelli rigorosamente di colore nero…). Varie e molteplici sono le specialità del Tiro a Volo, ma le più conosciute (e praticate) sono quelle olimpiche: la FOSSA (o TRAP), lo SKEET ed il “DOUBLE TRAP”.
Descrizione di un Campo da “TRAP”:
un impianto di Fossa Olimpica è costituito da 15 macchine di lancio, piazzate in linea retta e disposte in 5 gruppi (da 3 macchine ciascuno).
La distanza che separa le macchine centrali di ogni gruppo può variare da 3 a 6 m. (normalmente è di 5 m.), mentre la distanza che separa una macchina dall’altra di ciascun gruppo deve essere di circa 1 metro.
Le macchine sono collocate in una “trincea” (FOSSA) protetta da un tetto, la cui parte superiore deve trovarsi allo stesso livello delle pedane di tiro.
Al 15° metro dietro la macchina centrale di ogni gruppo è situata la “pedana di tiro”, attrezzata con un supporto dove i tiratori possono deporre le loro cartucce (la pedana -luogo di soddisfazioni e sofferenze, euforie ed espiazione- deve essere fatta in modo che il Tiratore abbia lo spazio di m. 1×1 per disporsi a sparare).
La posizione della macchina centrale di ciascun gruppo dovrà essere indicata da una linea colorata o da altro segno posto sul tetto della Fossa, nettamente visibile al Tiratore in pedana (vietato l’utilizzo di indicazione “a rilievo”).
Per non disturbare i Tiratori in pedana durante lo svolgimento delle gare, coloro che dalla pedana n. 5 si spostano alla pedana n. 1 devono servirsi di un passaggio situato dietro la distanza di tiro, cioè alle spalle di chi sta sparando. Le macchine, invece, devono essere regolate in modo che -con tempo calmo- soddisfino le seguenti condizioni:
a. la lunghezza di lancio, misurata sul piano orizzontale della pedana e con le macchine all’optimum di elevazione angolare, deve essere di m. 75 (+ o – 5);
b. l’altezza della traiettoria, misurata sul piano orizzontale della pedana, alla distanza di m. 10 dalla macchina normalmente deve variare da 1.50 a 3.80 metri;
c. la traiettoria del Piattello non deve deviare (sia per i destri, che per i sinistri) più di 45 gradi dalla linea immaginaria che unisce il centro della pedana con la macchina centrale del gruppo nella Fossa; mentre la traiettoria del bersaglio lanciato dalla macchina centrale non deve deviare più di 10 gradi. Tale misurazione dovrà essere effettuata dal centro ideale della macchina.
Descrizione di un Campo da “SKEET”:
il Campo di Skeet è disposto su un semicerchio di m. 19.20 di raggio, la cui corda-base (lunga m. 36.80) è situata a m. 5.50 dal centro del cerchio, che è determinato dal “punto di incrocio” dei piattelli in volo e contrassegnato da un paletto (solitamente pitturato di bianco).
Le pedane dello Skeet sono otto. La pedana n.1 è situata all’estrema sx della corda-base, la n.7 all’estrema dx (mettendosi rivolti verso il centro del Campo). Le pedane 2-3-4-5-6 sono poste sulla circonferenza del settore, distanziate una dall’altra di 8-13 metri. Le pedane sono quadrate ed hanno i lati di 91 cm.; la pedana n.8 è rettangolare e misura cm. 91×183, con il lato lungo parallelo alla corda-base.
I Piattelli vengono lanciati da due macchine poste in altrettante cabine situate sul prolungamento della corda-base. Esse si differenziano solo per l’altezza alla quale sono collocate: il “PULL” (cabina alta) a m. 3.05 da terra, mentre il “MARK” (cabina bassa) a m. 1.07 dal suolo.
Il Piattello viene lanciato -alla chiamata, ma con possibile ritardo fino a qualche secondo- da un punto di apertura che si trova a cm. 90 al di là della pedana n. 1 e a cm. 76 oltre la pedana n. 7.
La caduta dei bersagli “intatti” deve avvenire entro 65-67 metri.
I paletti laterali, entro i quali deve essere rotto il Piattello, sono situati a m. 40.20 dalle cabine stesse.
Se l’argomento è di un qualche interesse, intenderei prossimamente passare a trattare schematicamente di fucili, cartucce e quant’altro ha a che fare o ci è utile per la pratica della nostra “passione” sportiva.
Arrivederci e grazie per la pazienza.