Carpe diem semper: fai ciò che è giusto
Come cogliere l’attimo fuggente e vivere felici.
Quando la sera torniamo a casa dal lavoro e siamo incolonnati nel traffico tentacolare della metropoli invivibile, mentre guidiamo o siamo trasportati da un mezzo pubblico, spesso ci capita di pensare alla gara di Tiro di domenica prossima.
Riordiniamo allora le idee e mettiamo a punto una versione credibile per la famiglia. Siamo perfino disposti a formulare con garbo un invito del tipo:
“Cara, perchè una volta non vieni anche tu al Tiro? Domenica prossima c’è una bella gara a…”, pur sapendo che saremo “respinti con perdite”.
Eppure, accada quel che accada, domenica al Campo ci saremo anche noi!
Perchè il nostro prossimo sembra non comprendere la sana bellezza del nostro sport e quanto esso sia importante per noi?
Come mai anche a casa è così difficile farsi capire?
Perchè è in atto un’assidua congiura da parte di gente che “ci si sveglia presto la mattina” pur di metterci i bastoni fra le ruote? Ma tant’è!
Sembra che non ci possano vedere felici, contenti e rilassati, senza fare a meno di stigmatizzare che, per andare a sparare, li abbiamo trascurati (peraltro, “come al solito…”).
Chi avrà ragione? Noi o loro?
Forse un po’ entrambi… Chissà!
Comunque, mi tornano spesso alla mente le parole di un vecchio a me tanto caro, che diceva “ai tordi bisogna tirargli quando passano…!”,
intendendo che le cose piacevoli devono essere fatte al momento che capitano e fin quando è possibile farle.
Anche perché, per noi tutti, verrà un tempo in cui -ancorché vivi ed in buona salute- non saremo più in condizioni di fare ciò che è bello e per noi importante.