“Che tiro impossibile…!”
Emozioni a buon mercato sui Campi di Tiro.
Casarza Ligure (GE), anno 1987, domenica di settembre, bicampo di Tiro al Piccione, a mezzacosta con vallata a picco e montagna verde di fronte, pomeriggio, esterno – giorno.
Gara unica della giornata, di buon montepremi, con eliminazione “al primo zero”.
Tiratore chiamato in pedana per il quinto turno, a cui sono giunti non più di 6 o 7 fortunati, “Betting” quantomai rumoroso e vociante, quota elevatissima grazie alla presunta serietà più che alla bravura del giovane. Alla chiamata uscì una “saetta” di sfondata da una delle cassette centrali e puntò alla rete in fondo.
Doppietta Beretta mod. “427” in cal. 12, monogrillo con canne da cm. 71 (strozzature *** e *), cartucce “RC 4 – Piccione” da gr.36 del n. 7 (all’epoca di colore arancione, ora nere).
Primo colpo a vuoto mentre la scheggia procede bassa e subito si impenna “a campanile” (forse per un qualche pallino “dietro”…) e sale per un paio di metri in meno di un secondo.
Seconda canna, coprendo interamente il bersaglio e tirando d’istinto…
Centrato! Capriola in aria del piccione, che “cade dentro” per un pelo, sbattendo addirittura contro la rete.
Ovazione dal “Betting”, imprecazioni in diversi dialetti, grida al “MAI VISTO!”, “IMPOSSIBILE” e cose del genere: qualcuno dei “puntatori” col tubo del gas in bocca.
Che piccioni, che tempi, che domeniche da leoni, ragazzi…
Ah, la giovinezza!