Nel mirino del Grillo - I racconti di caccia e tiro a volo di Grillo Saggio

Grandi gare autunnali

Rodolfo Viganò: un grande del Tiro a Volo mondiale.

“Fine-stagione” si diceva una volta, di questi tempi, per il Tiro a Volo.
Infatti, in questo periodo, vi erano appuntamenti importanti che segnavano un pò il concludersi della stagione, in concomitanza dell’apertura della Caccia e dell’arrivo dei rigori autunnali.
Oggi si spara -per fortuna- “ognitempo” ed anche se i praticanti delle pedane sono -in assoluto- diminuiti rispetto a 10/15 anni orsono, tuttavia grazie ad iniziative quali il “Campionato d’Inverno” ed altre minori a livello locale, la nostra “stagione” di fatto non finisce mai!
In tale contesto e fatta questa breve introduzione, vengo subito a scrivere della bella gara disputatasi domenica scorsa (16 ottobre 2005) in quel di LONATO (BS).
Si è trattato della “Coppa dei Campioni per Società”, alla quale hanno partecipato tante e tali Società di T.A.V. da tutto il Paese, da rendere necessaria la riduzione a tre serie (75 piattelli), in luogo delle inizialmente programmate quattro.
Congratulazioni dunque a tutti i partecipanti e più ancora -come è giusto- ai vincitori. Questo tipo di gare sono però ad un livello tale che -tanto per fare un esempio- il Tiratore “meno bravo” della squadra classificatasi al 10° posto ha chiuso con 64/75: punteggio che, per tanti di noi, è un risultato più che rispettabile!
Infatti ritengo giusto e doveroso incoraggiare chi comunque partecipa e “si mette in gioco”, sfidando alla pari Campioni anche olimpici che sono delle vere e proprie “icone” del nostro Sport.
Detto ciò a fattor comune non posso non rivolgere un particolare plauso a Rodolfo VIGANO’ ed agli altri bravi componenti della squadra del “Corpo Forestale dello Stato”.
Lodare chi vince è sempre facile e nessuno ti può smentire; ma nel caso di Viganò è opportuno spendere “qualche lode in più” (parafrasando un titolo suo), in quanto trattasi di un Campione vero, dalle doti umane che non passano inosservate, supportate da un’innata signorilità che ne fa -oltretutto- una persona piacevolissima e “non montata”.
Anche se questo Campione continua e mettere insieme risultati di spicco (domenica ha chiuso a 74, come pure il suo compagno di squadra Emanuele Bernasconi) ed è capace di fare “ghirigori” in aria col suo sovrapposto “Perazzi” come fosse una matita, dispiace che abbia però abbandonato le cartucce “RC” di Forlì, con le quali eravamo stati abituati per anni a vederlo “operare” con precisione chirurgica.
Certamente l’abbandono delle munizioni con cui sono state vinte le ultime due Olimpiadi di Trap non è da ricercare nella qualità del prodotto “RC” (che è e resta fuori discussione), ma ci sarà stato qualche altro motivo di natura interpersonale che non si è saputo, ma si può intuire…!
Peccato davvero! Vedere all’opera il “trinomio” VIGANO’ – PERAZZI – RC era un’altra cosa, senza nulla togliere a tutti quelli venuti dopo.