Il mercante di luce

Frammenti di vita.

IL MERCANTE DI LUCE

Nella saletta interna della prestigiosa Armeria in centro a Brescia, sotto gli occhi bramosi dell’Appassionato che segue religiosamente ogni sua mossa, il piccolo-grande “Mago dei Fucili” estrae dal cilindro e dispone sul “vissuto” bancone di cuoio grasso, un fucile nuovo a tre canne marcato “JOHANN-FANZOJ” in cal. 28, con bascula tartarugata e animali volanti sbalzati in oro.

Poi lentamente vi aggiunge un sovrapposto “Beretta SO3 – EELL” da tiro al Piccione, con due paia di canne ed incisioni del maestro Galeazzi, che pare nuovo.

Infine, per terminare di “stordire” il probabile acquirente (che già “respira profondo”…), il Mago apre delicatamente una valigetta grande di pelle marrone con dentro una coppia di doppiette Franchi “Imperiale Montecarlo Extra” in cal. 12, identiche fra loro, con matricole consecutive e… miracolosamente intonse!

I due restano così –col banco che li separa e li unisce- in silenzio per un lungo istante.

Poi, con le lacrime agli occhi, l’Appassionato chiede:

“Ma tu che li vendi… cosa ti compri di migliore?”


NON SI PUO’ AVERE TUTTO…

Frantumato il 25° piattello, ci accorgiamo che abbiamo chiuso la seconda serie piena!

Congratulazioni, strette di mano, abbracci di pochi… E’ andata bene, tenuto conto che alla prima abbiamo fatto 24, sbagliando il primo!

Grande Gara Nazionale, “sponsorizzata” annualmente da un’importante ditta di munizioni (che non possiamo dire, per correttezza… Comunque, la competizione si chiama “FIOCCHI DAY”).

Con 49 su 50 si entra di diritto nel “barrage” finale per il primo posto a livello nazionale.

Attesa infinita, chiamata in pedana insieme ad altri cinque “Fenomeni della Natura”.

Silenzio: “Giuria a posto; Pedana pronta: GARA!”.

Piattello dopo piattello arriviamo incredibilmente “pieni” fino a 23, poi… “SBRACOFF tachicàrdico con interessamento sfinterico e intestinale” (sindrome improvvisa e perniciosa del Tiratore, volgarmente nota come “Cuoreingola con Cagotto”): una “bicicletta” meglio di quella di Cipollini!

Contentiamoci, “inquantochè” un bel 23 è meglio di un calcio negli stinchi (o altrove…).

Punteggio finale della gara: 72 su 75. Mica male, soprattutto perché non capita quasi mai… Per non dire “proprio mai”!

L’evento merita una comunicazione a casa, nonostante il pomeriggio domenicale avanzato.

Ci divincoliamo dall’entusiasmo degli amici e dalle “inzuccherate” battute degli increduli invidiosi e chiamiamo, ma a casa non risponde nessuno.

Allora, pur di darle la bella notizia, proviamo a rintracciarla sul cellulare, ma è spento e non abbiamo idea di dove possa essere, anche perché –di solito- quando siamo al Tiro non l’abbiamo mai chiamata…

Ma che starà facendo, a quest’ora di domenica?

Eh… Nella vita non si può avere tutto!


IDEE CHIARE

Domenica pomeriggio d’inverno su un Campo di Tiro, durante una modesta gara all’Elica.

Scambio di opinioni fra due iscritti, in attesa del loro turno.

Esterno – Giorno.

“Ho deciso” fa il primo Tiratore. “A primavera mi compro un fucile automatico…”

“Per andarci a caccia?” risponde l’altro, che gli siede accanto.

“No, per sparare all’Elica.”

“Un automatico? Per l’Elica?…”

“Sì, perché? Mica è proibito… Lo fanno in tanti!”

“Mah, contento tu…”

“E’ che non so quale acquistare. Forse un “Perazzi”…”

“La “Perazzi” non fa automatici!” precisa divertito il secondo Tiratore.

“Allora un “Beretta”. Ma quale modello? Boh! Io non vado a caccia, non li conosco…”

“Se vuoi un buon automatico, collaudatissimo e con una scelta completa di canne e strozzature come ti pare, compra un “Benelli”… Sono quarant’anni che fabbrica solo fucili automatici!”

“BENELLI… BENELLI… Ma, secondo te, posso farmi un automatico che porta il nome di un motorino? Ma và, và…”.

(conversazione vera, ascoltata su un Campo di Tiro nel Lazio).