Il medico delle feste

I praticanti della pedana suddivisi per categoria… umana.

Di dottori se ne vedono parecchi sulle pedane del mondo e, quando capita, è una delle rare occasioni in cui fa piacere incontrare un Medico!

Per lo più, si tratta di persone garbate, cortesissime e molto riservate. Come Tiratori sono solitamente mediocri (di questo ci sono illustri conferme anche ai vertici federali…), ma almeno sono di indole modesta e non pretendono di insegnare nulla a nessuno. Anzi, spesso chiedono chiarimenti sulle strozzature delle canne, le cartucce, le posizioni in pedana e su come ci si deve muovere per agganciare il piattello in volo. Poi hanno la pazienza di ascoltare l’intera risposta e non interrompono l’interlocutore con un’altra domanda su argomento diverso, come fa la gran parte degli importuni sui Campi di Tiro che –come si dice giocando a briscola- “…tu li chiami a coppe e loro rispondono a bastoni”.

Il medico al Tiro –finchè può- tiene nascosta la sua professione perché sa benissimo che, una volta rivelata, la voce si sparge rapida e –tempo un paio di settimane- troverà ad attenderlo in pedana una fila di “scassamaroni” che pretenderebbero una visita serie-durante!

Per questo, i medici cambiano spesso Campo di Tiro e vi giungono a bordo della “Panda” rubata al figlio 18enne…!

Se richiesti e finchè possono, dichiarano: “Lavoro in ospedale…”, nella speranza di essere ritenuti portantini o giardinieri del Nosocomio.

Oddio, è pur vero che spunta sempre qualche pisquano di conoscente che, nell’ampio piazzale gremito di praticanti nel primo pomeriggio domenicale, si mette a chiamare “a tutta canna”: “DOTTORE…! Ehi, ciao DOTTORE… Anche tu qui? Oggi non sei di turno al PRONTO SOCCORSO?”, vanificando ogni tentativo da parte del nostro di passare inosservato e farsi un paio di serie al piattello in santa pace, dopo una settimana in sala operatoria!

Scoperta la sua professione, il dottore in pedana cerca di dissuadere gli aspiranti-pazienti (gratuiti) dichiarandosi “Oncologo”, “Neurochirurgo” od “Anatomo-Patologo” (specializzazioni mediche che, notoriamente, inducono gli astanti a fare strani gesti e “toccamenti” inverecondi…), mentre nella realtà il nostro è “Dermatologo” o, meglio ancora, “Pediatra”…

Povero dottore: mai che lo lascino sparare tranquillo!

Qualche cefalo poi, gli porta la domenica sul Campo le analisi del bambino o la TAC della suocera, pretendendo consulenza e ricette miracolose ma, soprattutto, gratuite.

Un incauto, saputolo Urologo, pretenderebbe addirittura una “visita volante” nel cesso della “club-house”: ma insomma!

Meglio, allora, essere “Otorino-Laringoiatra” almeno –male che và- la gente in pedana vuole che le guardi in bocca…

Infine, una nicchia nella nicchia è costituita dagli “Odontoiatri” (meglio conosciuti come “dentisti”) i quali, notoriamente, sono gli unici a “mangiare coi denti degli altri”…

Questi dimostrano minore pudore a rivelare al prossimo la loro professione, dal momento che i pazienti –prima di stendersi sulla macchina infernale col faro in faccia- sono già passati dall’attempata signorina “Assistente di Studio”… Per la serie: “Qui non è la Caritas e non si fanno sconti a nessuno!”, quindi di “clienti” a studio più ne vengono e meglio è!

Fateci caso: nella sala d’attesa (sempre gremita) del dentista appare di solito incorniciata una fattura per prestazioni odontoiatriche ammontanti a migliaia di euro + IVA, intestata –con tanto di Codice Fiscale- alla mamma del dottore… Questo è certamente il monito più efficace per eventuali ingenui e/o tiratori della domenica, che si recassero speranzosi allo studio del “Collega di Pedana”!

Insomma, conoscere un medico sul Campo di Tiro fa sempre piacere, soprattutto se stiamo bene in salute noi ed i nostri familiari….

Come avversari sono molto corretti e non rappresentano mai un’insidia nelle gare, attestandosi solitamente su punteggi non elevatissimi. Anche quando, con molta discrezione e pudore, i medici organizzano e disputano ogni anno delle gare riservate alla categoria, sul podio salgono raggianti professionisti con punteggi non proprio esaltanti che, in una gara “open”, gli avrebbero consentito di vincere… la Strada di Casa.

Ossequi, dottore… e speriamo di godere sempre ottima salute!