Nel mirino del Grillo - I racconti di caccia e tiro a volo di Grillo Saggio

Il fucile (3)

La bascula e le chiusure – I congegni di scatto e percussione nel Fucile da Tiro.

Continuiamo a parlare di fucili a canne sovrapposte.
La tendenza attuale è per le bascule basse, ramponature laterali e simili. Non sono, comunque, da escludere altri sistemi, quali ramponi sotto le canne e perno interno. L’importante è che le chiusure siano solide e ben fatte: in caso contrario “il gioco” che si crea in esse dà luogo a noiose vibrazioni.
Altra cosa importante della bascula è l’attacco per il calcio e cioè “le codette”: una loro errata sagoma non permetterà di avere una giusta impugnatura al momento di costruire il calcio del fucile.
Parlando poi dei congegni di scatto e percussione, è bene sapere che la maggior parte dei sovrapposti ha percussori molto inclinati, siano essi “a piastre laterali intere” o “a mezzapiastra” (“cartelle lunghe” aut “mezzecartelle”). Per ovviare a tale inconveniente ogni Fabbricante ha trovato una sua soluzione, montando molle assai potenti, “cani” pesanti od altri accorgimenti di compromesso.
Certo, l’ideale sarebbe una percussione diretta a 90° dal vivo di culatta, ma difficoltà tecniche varie non consentono di fatto di poter realizzare quasi mai questo assetto.
Comunque, cani, stanghette, leve varie di armamento, differiscono da un Fabbricante all’altro, ma non creano quasi mai seri problemi: mentre qualche “problema” lo crea -insospettabilmente- proprio il “monogrillo”, che oggi è montato di serie su tutti i fucili da competizione.
Questo congegno, molto comodo, permette di sparare i due colpi con rapidità e -cosa ancora più importante- senza dover spostare la mano dall’impugnatura; tuttavia, complica un po’ il sistema di scatto.
Infatti, quando il Tiratore preme il grilletto, il fucile “rincula” con una velocità tale che il dito non può seguire e inconsciamente -sempre il dito- ripreme una seconda volta. Occorre pertanto “un qualcosa” che ritardi l’aggancio al secondo scatto per questo “piccolo tempo”.
Diversamente, allo sparo ogni volta partirebbero i due colpi.
Non appare questa la sede per dilungarsi sui particolari squisitamente tecnici che hanno consentito le varie soluzioni al problema suddetto: importantissimo -in tutto questo- è invece il “peso degli scatti”.
Infatti, mentre su una carabina a palla o su una pistola da tiro in cal.22 l.r.
occorrono scatti leggerissimi, tali da non spostare l’arma premendo il grilletto, nel fucile da Tiro a Volo le cose cambiano radicalmente: il Tiratore preme il grilletto con determinazione e con l’arma in movimento.
Scatti troppo “leggeri” possono determinare una maggiore imprecisione rispetto ad altri, per così dire, “normali”.
L’esperienza di tanti consiglia, come pesi, 1.200/1.400 grammi per il primo scatto e 1.500/1.600 per il secondo; mentre per “il gioco” del grilletto, pochissimo o nulla sul primo colpo e un po’ più sul secondo scatto.
In una prossima volta sarà bene parlare del calcio: “croce e delizia” per ogni Praticante e, certamente, parte dell’arma a cui viene dedicata la maggior cura.
Nell’attesa si consiglia di leggere -se non già fatto- il brano di questa rubrica dal titolo: “IL CALCIO DEL FUCILE NON TROVA MAI PACE”.
In bocca al lupo!